Da una parte, il fresco profumo del Priorato di San Pietro, legato all’antico concetto medievale de “i giardini dei semplici”, con piante coltivate per scopi pratici. Dall’altra sono presenti quattro sezioni regolari separate da strette stradine, che riproducono il cosiddetto “giardino tinto”, uno spazio caratterizzato da varietà erbacee e simili ad arbusti che un tempo venivano usate per colorare i tessuti, in particolare la seta, il cui metodo tradizionale di raccolta tramite bachi da seta è richiamato da un albero di more posto in una posizione centrale.
Uno splendido connubio tra tempo e spazio, il cui fascino è accentuato dall’insolita presenza a suo fianco dell’elegante chiesa romana di San Pietro (risalente al IX-X secolo), della nuova biblioteca civica e dal complesso scolastico. Un’area dedicata alla lettura e alla riflessione, all’insegnamento e alla socializzazione, in un angolo della Città di cui si può godere stagione dopo stagione.
L’Essenza del Territorio fu realizzato qui, dove l’estetica del paesaggio si incontra con le caratteristiche architettoniche, una rete di giardini e di coltivazioni di piante volti a rimarcare l’identità culturale dei contesti storici dai quali provengono. Spazi inclusivi e contemplativi che si distinguono per la loro apparenza botanica e per l’anima sostenibile, ambienti all’interno dei quali, ad ogni singolo passo, uno può immergersi in erbe aromatiche, piante utilizzate in medicina o nella tintura e antiche varietà di frutta e verdura.