La Chiesa di Santa Croce, o di San Bernardino, sede della Confraternita dei Battuti Bianchi (così detta per il camice bianco che indossavano i suoi iscritti dediti originariamente all'assistenza degli ammalati), venne commissionata dall’Abate Filippi e fu costruita tra il 1734 ed il 1743 su progetto dell’architetto Francesco Gallo, lo stesso che ha progettato il Santuario Beata Vergine della Grazie. Accomuna i due citati edifici sacri la cupola ellittica dipinta in prospettiva dai fratelli Pozzi.
Una prima sede della confraternita si individua già nel Cinquecento, quando si manifestò la necessità di costruire un luogo adatto a riunire tutti i confratelli. Venne così edificato l’oratorio di San Bernardino, all’interno della cinta muraria, nella zona nord della Città, nei pressi di Porta Sottana, e già ad inizio Settecento si procedette ad un primo ampliamento.
Nel 1737 ebbe inizio la costruzione del nuovo edificio, terminato poi nel 1743. L’edificio presenta una pianta articolata, composta da un’aula unica di forma ellittica ed un presbiterio anch’esso ellittico ortogonale al precedente, la retrostante sagrestia ed il coro. Le pareti interne dell’aula sono scandite da quattro archi su pilastri con capitelli corinzi.
L’apparato pittorico del catino absidale è opera dei fratelli luganesi Pozzo (Pietro Antonio, Gian Pietro e Giovanni Battista), coinvolti dalla intraprendente figura del confratello G.B Filippi di Baldissero. Da ricordare anche lo splendido coro ligneo, risalente al primo '600 e i gruppi statuari del Plura e del Clemente situati all’interno dell’edificio.
La struttura narrativa delle pitture si suddivide in due ordini prima di giungere al coronamento nella cupola ellittica. Nel primo registro l’architettura si apre in tre grandi arcate che contornano i due altari laterali e quello maggiore; ai lati di ciascuna arcata si slanciano due imponenti colonne decorate a finto marmo, decorazione che si va arricchendo con i decori ed i rilievi a stucco che decorano il cornicione del primo ordine. Nel tamburo, illuminato da sette finestroni, spiccano le raffigurazioni dei quattro profeti, mentre nella cupola l’architettura e la finta decorazione prospettica, si mescolano alla ricca schiera di personaggi che in una sorta di spirale si innalza fino alla lanterna finale. L’affresco della cupola prevede in corrispondenza dell’altare maggiore su di una nube San Bernardino affiancato da San Giovanni Evangelista, San Luca, San Paolo e Sant’Agostino; sulla nube più alta sono invece collocati San Giuseppe e San Giovanni Battista.
In corrispondenza dell’altare laterale di Santa Croce si trovano Davide insieme ad un vescovo di incerta identificazione e San Carlo Borromeo; in corrispondenza dell’altro altare, San Lorenzo, una figura vescovile e due figure femminili in abiti monacali.
- Presidente: Curiotto Michele
