La Chiesa della Misericordia, intitolata a San Giovanni Battista, detta più comunemente “Battuti Neri”, risale al 1654. A questa data i confratelli, radunate le risorse economiche necessarie, decisero di commissionare all’architetto Castelli la costruzione di un edificio che risulta concluso nel 1719, in sostituzione del più antico oratorio, sito nei pressi di Palazzo Acaja di Cavallermaggiore.
Nel 1766 decisero poi di erigere una facciata a completamento dell’esterno della chiesa. Il progetto dell’architetto Castelli non si potè realizzare e fu quindi preso in considerazione e realizzato quello presentato dall’architetto Vaj di Savigliano.
La chiesa oltre ad una serie di preziosi dipinti conserva numerose opere scultoree processionali barocche del Clemente, del Plura, del Perucca e del Bernero: un Cristo Risorto, un Angelo Custode e un Angelo che porta la testa del Battista, a firma di Carlo Giuseppe Plura; una statua di Sant’Elena di Stefano Maria Clemente e alcuni grandi telai per l’apparato della Settimana Santa opera dei fratelli Poggi e del Gobbi. Significativa è la Deposizione attribuita a Giovanangelo Dolce. La decorazione settecentesca è opera di Giampiero Pozzo.
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